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Bhagavad Gita

Bhagavad Gita

La Bhagavad Gita, tradotto “Canto del Beato” è un testo Sacro della cultura hindi scritto dal Saggio Vyasa, é uno dei più grandi trattati psicologico-spirituale al mondo e come tutte le Sacre Scritture ha un triplice significato, materiale, mentale e spirituale per essere di beneficio al corpo, alla mente e all’anima dell’uomo.

La Bhagavad Gita fa parte del più grande poema epico nella letteratura e cultura indiana ma anche a livello mondiale il «Mahabharata» e rappresenta l’essenza dei sistemi filosofici indiani, le prime tracce documentabili della Bhagavad Gita risalgono al V secolo a.C.

Uno dei più noti rappresentante delle discipline induiste in occidente, Paramhansa Yogananda, descriveva la Bhagavad Gita come il più grande trattato metafisico e psicologico che sia mai stato dato all’umanità. Essa descrive in maniera precisa e dettagliata tutte le esperienze del viaggiatore spirituale lungo il sentiero che conduce alla liberazione.

La sensazione che si ha entrando nel vivo di questo trattato é effettivamente di effettuare un viaggio che ognuno di noi, con l’aiuto di queste pagine, è chiamato a fare dentro se stesso. Aiutati dalla descrizione del Dialogo Divino tra un uomo, Arjuna e Dio, il Signore Krishna in forma umana.

Il dialogo

La Bhagavad Gita, in chiave di metafora, racconta un profondo dialogo tra Arjuna, un guerriero in conflitto con se stesso, e il suo umile auriga, ovvero il Signore stesso. Il messaggio rivelato da Krishna su un campo di battaglia, più di 5000 anni fa, è un viaggio interiore personale dove ognuno di noi è Arjuna.

Le Sue istruzioni, valide ancora oggi, donano la conoscenza per aiutarci a vincere gli ostacoli che affrontiamo nella vita di tutti i giorni.

La Gita inizia con il dialogo del Re cieco Dhritarastra ed il suo servitore Sanjaya chiamato a descrivergli la battaglia che sta per svolgersi tra i suoi figli, i Kaurava (Kuru) ed i loro cugini Pandava (Pandu).

Arjuna, grande guerriero della famiglia dei Pandava, chiede al Signore Krishna di portarlo davanti alle due forze schierate, speranzoso vi possa essere la possibilità di trovare un accordo, visto che i Kuru vogliono venir meno all’accordo preso, senza dover scendere in battaglia.

Krishna mette Arjuna davanti ai parenti più stretti, nel parallelismo del Saggio Vyasa, Arjuna viene messo davanti alle prove della vita. Il Saggio Vyasa utilizza per i guerrieri i nomi sanscriti che analizzandoli scopriamo rappresentare ogni tendenza psicologica umana.

Il Saggio Vyasa ci descrive, tramite il dialogo tra il paziente ed amorevole Signore Krishna che illumina questo cammino verso la comprensione e il combattuto Arjuna nel dilemma se uccidere o meno i suoi affetti, così come spesso accade a noi nel tentare di cacciare e/o giustificare le nostre debolezze o i nostri eccessi.

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