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Bagno di Gong

Bagno di Gong

Il Bagno di Gong è una pratica che combina la meditazione, il massaggio sonoro e un percorso di esplorazione personale. Attraverso l’uso di Gong e altri strumenti detti “Ancestrali”, strumenti antichi con i quali i popoli antichi riproducevano i suoni della terra, riattivando e risvegliando in noi dei simboli archetipici che armonizzano la nostra frequenza alla frequenza della Terra, generando così un largo spettro di vibrazioni ed ottenendo diversi benefici.

Durante questa esperienza, sia i suonatori che gli ascoltatori entrano in uno stato mentale particolare in cui arrivano tutte le onde cerebrali . Ciò consente al cervello di rilassarsi mentre ci concentriamo sul respiro, sulle vibrazioni sonore e sul momento presente.

Questo percorso rappresenta un vero e proprio viaggio di auto-scoperta. È un viaggio che coinvolge il corpo, poiché aiuta a individuare e sciogliere i blocchi fisici. È anche un viaggio emotivo e mentale, poiché lavoriamo sull’inconscio, le paure, le ansie e le preoccupazioni.

È un viaggio che ci permette di conoscerci, curarci e prevenire disturbi futuri, poiché lavoriamo sui blocchi energetici. La scienza stessa ha riconosciuto l’importanza dell’equilibrio energetico nel mantenimento della salute e nella prevenzione delle malattie.

Attraverso un Bagno di Gong (o Bagno Sonoro), anche i suonatori stessi vengono trasportati in profondità. È importante ricordare che quando lavoriamo con gli altri, l’obiettivo principale sono le persone che abbiamo di fronte. Dobbiamo essere sempre pronti ad ascoltare attentamente e connetterci con loro. Lavoriamo in un modo che ci permette di stabilire connessioni significative.

Il Bagno Sonoro può essere praticato a livello individuale, di coppia o di gruppo. In ogni caso, le modalità di esecuzione possono variare, ma l’intensità dell’esperienza rimane la stessa. La prima modalità, chiamata “Pura“, si concentra sull’uso esclusivo dei Gong, mentre la seconda, chiamata “Mista“, utilizza anche altri strumenti.  

A volte i più conosciuti come chitarra, pianoforte, violoncello, flauto e i meno conosciuti ma più antichi e primordiali, strumenti ancestrali come foglie, conchiglie, campane tibetane e shruti. In entrambi i  casi, i termini appropriati per descrivere questa pratica sono Bagno di Gong, Bagno Sonoro, Massaggio Sonoro o Bagno Armonico.

Il termine “Bagno” viene utilizzato perché l’obiettivo è immergersi completamente nel suono e permettere alle persone di sperimentare un profondo abbraccio sonoro.

Come afferma Giovanni Casanova:

“Il Suono si perde nel silenzio abbracciando l’eco che, riverberando in noi, trasforma in energie positive le nostre mancanze, senza sforzo, nel cammino verso la trasformazione, la rinascita e l’autoguarigione”.

Nel caso di sessioni individuali o di coppia, le persone possono sedersi o sdraiarsi, prendendo le opportune precauzioni, su un lettino da massaggio o direttamente a terra. Gli strumenti vengono posizionati intorno alla persona per avvolgerla e consentire ai suonatori di muoversi agevolmente.

Nel caso di sessioni di gruppo, è consigliabile avere una sala spaziosa in cui le persone possono sdraiarsi a terra su tappetini, con cuscini e coperte. Anche durante l’estate, una leggera coperta può essere necessaria poiché durante il rilassamento la temperatura corporea diminuisce. La disposizione degli strumenti durante i bagni sonori di gruppo dipenderà dall’acustica e dallo spazio disponibile.

Di solito, gli strumenti vengono posizionati su un lato della sala, mentre le persone si trovano sdraiate di fronte a loro.

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